L’Ordine: un corpo con diverse membra

Roma, 09 settembre 2024. Nella tarda mattinata del giorno 9 settembre i capitolari hanno ricevuto in Aula Magna una gradita dal Vaticano. Si tratta di suor Simona Brambilla, Missionaria della Consolata e Segretario del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e Società di vita Apostolica (DIVCSVA). La sua presenza è stata subito colta come espressione di comunione e di attenzione da parte della Chiesa verso i Cappuccini riuniti in Capitolo.

Con voce calma e chiara, suor Simona ha citato il saluto di Papa Francesco rivolto ai cappuccini, ricevuti in udienza la scorsa settimana, soffermandosi sulla “dimensione fraterna” quale elemento carismatico fondamentale per l’Ordine, che deve continuare a contrassegnare la nostra presenza nel mondo. Si è poi avvalsa dell’immagine biblica del corpo e delle membra per descrivere l’Ordine stesso. Ciascun membro è strettamente interconnesso con gli altri, e ciascun membro è importante e vitale per tutto l’organismo. In effetti, ha proseguito sr. Simona, l’Ordine è un corpo carismatico e un corpo apostolico. Tutti noi siamo profondamente connessi in virtù della nostra umanità, della nostra fede, della nostra appartenenza a Cristo, della nostra appartenenza allo stesso Carisma che ci rende fratelli, trasfigurando i nostri legami in vincoli sacri, in vene e arterie vive che irrorano l’unico Corpo e nelle quali scorre il Sangue del Carisma. Se una delle membra del corpo è malata, si cerca di curarla, per la buona salute di tutto il corpo. Il prendersi curacome impegno costante dei frati, costruendo poco per volta una cultura della cura, luogo in cui può crescere la pace.

La vitalità dell’Ordine, è strettamente collegata al dinamismo della fraternità, intesa come corpo: “nel corpo dell’Ordine circola ciò che i membri immettono”. Anche il Capitolo generale, espressione alta della comunione nell’Ordine, può essere un tempo favorevole per “rivisitare la nostra appartenenza a un corpo, al corpo spirituale e apostolico dell’Ordine, e per renderci più consapevoli, a livello personale e di gruppo, di ciò che immettiamo nelle vene e nelle arterie di questo corpo”.

Ha poi riconosciuto la bellezza del nostro carisma evidenziando che la nostra identità “si radica in un modo tutto particolare nell’humus caldo e fecondo della fratellanza universale”; e questo ci rende minori e piccoli, chinati davanti all’umanità sofferente, come Cristo davanti ai piedi sporchi degli apostoli, e ai nostri, per mondali. Suor Simona ha chiuso il suo intervento con un appello ai “cari fratelli”: “donateci innanzitutto questo: la fragranza, il sapore, il calore, l’armonia, la carezza della fratellanza! Ne abbiamo bisogno, tutti e tutte!” Un breve scambio di domande ha portato a termine i lavori assembleari del mattino. Dopo il pranzo il Segretario del Dicastero si è ancora resa disponibile per una breve intervista, che potete trovare nel nostro canale Youtube. Il testo completo dell’intervento di sr. Simona, sarà disponibile a breve. 

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